Monza, una città d’arte lombarda sorprendentemente vivace, nonostante sia talvolta considerata “piccola” in confronto alla vicina Milano, è uno dei centri più dinamici e culturalmente ricchi del nord. L’atmosfera qui è indubbiamente urbana, con vie commerciali affollate, eleganti dimore e una movida sofisticata che potrebbe farla apparire come una “piccola Milano”.
Tuttavia, tale definizione è riduttiva: Monza possiede una forte identità culturale e paesaggistica tutta sua. Il suo immenso parco, la Villa Reale, ricca di storia, uno spettacolare roseto, e l’autodromo famoso in tutto il mondo, insieme a fiumi, laghetti e mulini, conferiscono alla città un fascino unico. Il centro storico, inoltre, offre tutte le comodità di una grande città del Nord, mentre pochi passi a piedi conducono a una natura incontaminata e lussureggiante. Approfondiamo alcune attrazioni da non perdere in vacanza a Monza.
Il centro storico di Monza
Il cuore storico di Monza si dipana tra stradine e piazze che narrano un affascinante percorso storico, dall’epoca medievale fino all’era fascista, offrendo anche vivaci luoghi di incontro per l’aperitivo serale. La Parlera, un balconcino aggiunto in seguito, è un simbolo del potere del podestà, da cui venivano emanate decisioni cruciali per la comunità.
Piazza del Duomo incanta con la sua facciata risalente al 1300, opera di Matteo da Campione, mentre il Crocicchio, testimone della devastante peste, rivela la devozione a San Carlo. Piazza Trento Trieste, con il monumento ai caduti e il Palazzo Comunale, racconta i mutamenti nel corso del tempo. Il suggestivo Ponte dei Leoni, ornato da quattro imponenti statue di leoni in marmo, aggiunge ulteriore fascino al patrimonio storico di Monza.
Il Duomo di Monza
Nella piazza omonima sorge il Duomo di Monza, una basilica minore del XIV secolo dedicata a San Giovanni Battista. Esternamente, la sua imponenza quasi regale è evidente, soprattutto grazie alla torre campanaria alta circa 80 metri. All’interno, si trovano numerosi tesori, tra affreschi barocchi, magnifici organi rinascimentali e la celebre Corona ferrea, legata alla tradizione di contenere uno dei chiodi utilizzati durante la crocifissione di Cristo.
Il gioiello più prezioso, però, è la Cappella di Teodolinda, dedicata alla principessa bavarese, moglie di due re longobardi. Il sarcofago contenente le spoglie della regina è stato oggetto di venerazione per secoli, e ancora oggi viene celebrata una messa solenne il 22 gennaio, anniversario della sua morte.
L’Arengario
Nel cuore del centro storico di Monza, in Piazza Roma, si erge l’Arengario, antico palazzo comunale risalente al XIII secolo. È il principale edificio civico della città, simbolo dell’autonomia comunale. La sua costruzione fu motivata da una scomunica inflitta al potestà dell’epoca, che impedì le riunioni nel porticato antistante il Duomo, rendendo necessaria la creazione di una nuova sede. Riconoscibile per la sua torre a base quadrata e il giro di merli ghibellini adornato, l’Arengario domina il centro cittadino.
La Villa Reale di Monza
La Villa Reale, conosciuta anche come Reggia di Monza, rappresenta una delle più celebri architetture civili della città. Costruita durante il dominio degli Asburgo per simboleggiare prestigio e magnificenza, questa dimora neoclassica si articola in tre corpi principali disposti a forma di U.
Sebbene l’esterno sia caratterizzato da una sobria eleganza, le sale interne, soprattutto quelle di rappresentanza e le camere di Umberto I e della regina Margherita, presentano stucchi e decorazioni realizzati da maestri dell’Accademia di Brera. All’interno della Villa, si svolgono frequenti mostre ed esposizioni artistiche, arricchendo il patrimonio culturale della città.
Il parco di Monza
Prendiamo come punto di partenza un dato numerico: il Parco di Versailles, a Parigi, copre una superficie di 250 ettari. Il Parco di Monza è approssimativamente tre volte più grande, conferendogli il titolo di uno dei parchi più vasti d’Europa.
La sua costruzione fu inizialmente promossa da Napoleone, il quale ampliò i Giardini Reali, originariamente parte della Reggia di Monza voluta dagli austriaci. Napoleone non si limitò a creare un parco, ma ideò uno spazio dove convivessero campi agricoli, strade, cascine, ville e giardini preesistenti, dando vita a un ambiente unico e senza precedenti.
Un cenno particolare merita il magnifico Roseto adiacente alla Villa Reale, realizzato nel 1964 su iniziativa di Niso Fumagalli, industriale e presidente della Candy. Appassionato di floricoltura e amante delle rose, fondò proprio a Monza l’Associazione Italiana della Rosa e realizzò il Roseto, che ospita circa 400 specie e è ormai rinomato in tutto il mondo.
Immagine di copertina: Di Amstead23 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=134445356