“In insula Sardinia multae et amoenae orae sunt” direbbero i latini: nell’isola della Sardegna ci sono molte e amene spiagge. La bellezza della Sardegna era riconosciuta anche allora, quando non c’erano stabilimenti balneari nè traghetti. Non c’erano discoteche o pub, non c’era neanche il turismo.
La Sardegna è rimasta un gioiello che luccica, la punta di diamante dell’incanto italiano. Il mare è favoloso, il fascino di quest’isola è inqualificabile. “Intender no la può chi no la prova” potrebbe dire Dante, magari sbarcando sull’accattivante costa sarda, disteso sulla riva.
Le vacanze in Sardegna sono qualcosa di unico ed irripetibile, e ancora di più lo è la particolarità di questa terra, che ospita turisti da ogni dove. Che la Sardegna non abbia nulla da invidiare a posti esotici, “blasonati” e decisamente più costosi, come i Caraibi, li Fiji o le Maldive è risaputo. Ma provare l’emozione di una vacanza in Costa Smeralda o sulle rinomate Bocche di Bonifacio non ha prezzo!
Località come Porto Cervo, Cannigione, Colostrai, Baia Sardinia sono da visitare necessariamente almeno una volta nella vita, per capire la straordinaria immensità del panorama naturale italiano. Anche la natura è una branca dell’arte, e in Sardegna ha dato veramente il meglio di sé!
Non solo mare: la flora sarda è inimitabile, con lo spettacolo delle querce da sughero e la macchia mediterranea sempreverde. Ma è la campagna il fiore all’occhiello della regione. I nuraghi (patrimonio UNESCO), le classiche costruzioni a secco, giocate su precise sovrapposizioni di pietre l’una sull’altra, sono un’attrattiva turistica speciale che solo una terra dalle mille (e più) sorprese avrebbe potuto donare. Anche la fauna e gli animali d’allevamento contribuiscono a regalare un aspetto magnifico alla Sardegna: gli asinelli bianchi, i mufloni e il plecotus sardo (per gli amanti dei pipistrelli notturni) lì trovate solo qui, in quest’isola avvenente.
Vi lasciamo immaginare quali strepitosi prodotti potreste assaporare durante il vostro soggiorno. Vi anticipiamo che il pecorino sardo, con le sue forme plastiche e lucide è un invito a dare un morso… con tutta la cera!
La lingua sarda, assonante e musicale, quasi melodica, potrebbe far pensare a qualcosa di oscuro, come se la gente sarda fosse “sulle proprie”, diffidente e poco aperta… guai a pensarlo!!! Questo è il più errato dei luoghi comuni. Il sardo si arrabbierebbe moltissimo, non ci provate! Venite piuttosto in Sardegna e smentirete questa diceria (che altro non è): capirete l’accoglienza e la lealtà di un popolo meraviglioso, nello spettacolo isolano!
Scritto da Redazione di NonSoloSalento
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